Il fondo e ricoperto da uno casta di terreno rossa, deduzione della decomposizione delle pareti ripide sul verso boreale.
IL PULO e una abbondante inghiottitoio carsica formatasi in corrosione e successivo rovina della turno di una fossa metropolitana. Si trova verso quasi 6 km dall’abitato di Altamura sulla viale arretrato verso Quasano, per circa 500 metri s.l.m. Di forma circa nota, ha un diametro di 500 metri a proposito di, giro di 1800 metri circa, intimita di 80 metri quasi.
La modello e le dimensioni sono destinate ad svilupparsi, soprattutto verso quanto concerne il parte ripido della muro mezzanotte ove il convenire delle scroscio meteoriche dalle paio lame, l’una da N-O e l’altra da N-E, proseguono la loro fatto erosiva. Scoscesi gli estranei versanti.
Turismo affrontabile per Basilicata sulla lato Tirrenica
Numerose le grotte del fianco tramontana abitate sin dal Paleolitico, che testimoniato dai numerosi reperti rinvenuti: ciottoli incisi, selce, ossidiana e l’eccezionale nicchio di Cypraea, conservati nel Museo Archeologico interno di Altamura. Un’altra cantina eta adibita ad dimora isolata ove pare abbia navigato San Guglielmo da Vercelli, iniziatore dell’Abbazia di Montevergine.
Il individuare microclima, creatosi per via della esposizione delle pareti, della lineamenti e della relativa vapore nei pressi delle grotte, consente il crearsi di una vegetazione e popolazione distinto verso classe, correttezza e dimensioni riguardo al reperto dell’altopiano calcareo. Nidifica una paio di Corvi Imperiali, il intransigente Lanario, varie meraviglia di rapaci notturni e di pipistrelli.
Fra le aspetto vegetali si annoverano orchidee, macchia mediterranea, curiose poi le felci sopra ambienti ombrati e umidi, e l’ombelico di Venere. Sul deposito, fra la puntura schizzo, per mattina offensiva, e realizzabile adorare una cospicuo sosta di Poeonia mascula.
GRAVI TRA PADULO E GURLAMANNA
Forte tre paduli si intervallo di paio doline esteso la sp verso Corato di causa diversa riguardo al Pulo cosicche e una dolina da crollo. Sono manifestazioni macroscopiche di Carsismo, opportuno vale a dire all’azione dell’acqua piovana, cosi chimica che fisica. Sono doline di “soluzione abituale” ovvero “alluvionale”: una zona intensamente fratturata fa da nota all’acqua le quali convogliano contro il punto di convegno delle fratture creando la abbassamento.
Le pareti sono dolci e regolari il deposito e ricoperto di paese rossa costituita da sostanze insolubili (ossidi e idrossidi di ferro e di alluminio).
La depressione di Gurlamanna presenta al nocciolo un “Votano” di lineamenti cilindrica affinche affondano nel terreno e sono rivestiti di pietre ovverosia tufo a duro, atti verso raccogliere l’acqua in quanto affluisce dalle falde superficiali. Sono una forma di pozzi scoperti. Questi manufatti hanno individuare rilievo durante l’abbeveraggio degli animali si per piccole irrigazioni per una terra assetata e preiva di paralogia approssimativo come l’Alta Murgia.
JAZZO FILO DI NERVI
Rasoio di Nervi Scendendo lento il mulattiera scanna pecora incontriamo sulla manca, sul fianco di una colle, lo Jazzo rasoio di Nervi. Gli jazzi sono strutture rurali affinche affollano l’ Alta Murgia e sono costituiti da ampi recinti di muri per secco, da stalle coperte (lamioni), locali attraverso la manipolazione del lattice fornite di un popolare canna fumaria, e dal mungituro.
Gli jazzi sono con precisione rivolti direzione meridione insieme le “spalle” riparate dai venti di bora dalla Come messaggio di qualcuno sparky colle. Sono prospicienti ad una taglio sul cui intricato, normalmente, veniva costruita una contenitore (piscina) durante la antologia dell’acqua piovana. A volte gli Jazzi avevano strutture di appoggio dai predatori dette paralupi costituite da lastre di pietra sporgenti dalla apice del muro di cinta. Lo Jazzo filo di Nervi pur non avendo tutte le strutture descritte ci da lo principio in apprezzare queste unita produttive, in anteriore, alla supporto dell’economia dell’Alta Murgia.
POZZI DI ROTA
Serbatoio di Rota 2 La localita prende il appellativo da enormi ruote di lapide nell’interno di due piccoli bacini carsici per mezzo di al cuore coppia pozzi di pioggia fonte. Nei periodi particolarmente piovosi si formano paio piccoli laghetti. Le macine durante macigno testimoniano l’esistenza di impresa agricola fatto con coltivazioni di cereali e successiva molitura. Numerosi sono i frammenti ceramici ritrovati nella regione.
LA MINIERA DEI DINOSAURI
Miniera Pontrelli – Impronte dei dinosauri la rivelazione risale al 1999. Due geologi, Michele Sarti e supremo Claps, arrivati nell’area murgiana per conto della Total Fina, verso una promozione di indagini petrolifere, attratti da una serie di fossette regolari impresse nel ammassamento roccioso, portarono alla luce, insieme abbondante scoperta, un’immensa campo di 12.000 metri quadrati, mediante cui sono state individuate intorno a 20.000 orme di dinosauri, risalenti al Cretacico eccelso, epoca compresa tra 70 e 80 milioni di anni fa.
Il accumulo, uno dei oltre a ricchi e importanti d’Europa, qualora non completamente dell’intero corpo celeste, ospita orme di piu di 200 animali, appartenenti quantomeno a 5 gruppi di dinosauri, tanto erbivori non solo carnivori: la capace importanza della esplorazione sta, infatti, nell’elevata biodiversita giacche caratterizzava gli individui presenti simultaneamente nello stesso sede.
Le dimensioni delle impronte, cosicche oscillano fra i 5-6 cm. e i 40-45 cm., fanno concepire ad animali alti fino per 10 metri. L’intera paleosuperficie spettatore nella buca, attende oggigiorno una collocazione e una degna aiuto e valorizzazione mediante termini culturali e particolarmente turistici.
IL CENTRO VISITE DELL’UOMO DI ALTAMURA
CUORE VISITE UMANITA DI ALTAMURA E gestito dagli speleologi del CARS (nocciolo Altamurano Ricerche Speleologiche). Per pochi metri dalla tenuta e situata la caverna di Lamalunga, casa dell’eccezionale rivelazione avvenuta il 3 ottobre 1993: si tratta di un fossilizzato di ossa umano, in ottimo situazione di conservazione e intatto nella figura scheletrica; un ominide di circa 165 cm. di altitudine, smaliziato in mezzo a 200.000 e 40.000 anni fa, nel tempo di Neanderthal.
Le ossa dell’uomo, incastonate nella muro absidata della sotterraneo- l’inglobamento dello scaletta, in realta, nelle stalattiti e stalagmiti della parete ne ha permesso la conservazione intatta magro ad attualmente, sono come pienamente ricoperte da concrezioni coralliformi.
Fra le varie caso avanzate quasi i motivi della decesso dell’uomo con antro, la piuttosto accreditata e quella affinche propone la diminuzione dello uguale sopra grotta, all’epoca di la venagione; impossibilitato per venirne esteriormente, fu ulteriormente trasportato dal corrente delle acque termali sotterranee con un sostegno accessorio della foro carsica, rimanendo incastrato fra le stalattiti, inondato dall’acqua.